Il presidente di Confagricoltura Lombardia: “Questa posizione è stata portata avanti da sempre dalla nostra organizzazione ed è in linea con il concetto di sviluppo sostenibile a cui miriamo: purtroppo finora non si sono visti risultati concreti anche per l’opposizione ideologica di chi oggi si sta avvicinando a questi temi”
Confagricoltura Lombardia esprime soddisfazione per la posizione espressa dall’assessore regionale all’Agricoltura, Fabio Rolfi, a proposito della necessità di avviare la sperimentazione delle Nbt, le New Breeding Techinques (Nbt), ossia le tecniche di miglioramento genetico che permettono di far progredire le colture rendendole produttive ed efficienti, resistenti alle malattie, ai parassiti e agli effetti dei cambiamenti climatici.
Su questo tema, l’assessore Rolfi ha scritto una lettera al ministro delle Politiche agricole, Teresa Bellanova, sottolineando come sia necessario affrontare sperimentalmente la verifica in campo delle potenzialità e degli impatti delle colture ottenute con queste tecnologie e come la Lombardia sia pronta ad avviare le sperimentazioni.
“Questa posizione – afferma Antonio Boselli, presidente di Confagricoltura Lombardia – da sempre è stata portata avanti dalla nostra organizzazione e ci fa piacere se i rappresentanti istituzionali e le altre associazioni si avvicinano a queste tematiche. Confagricoltura – spiega Boselli – anche nell’ambito di Expo ha organizzato numerosi convegni dedicati a queste opportunità, proseguiti con il Food&Science Festival di Mantova, chiedendo la libertà di ricerca per il mondo scientifico e la libertà di sperimentazione per gli imprenditori agricoli: purtroppo finora non si sono visti risultati concreti anche per l’opposizione ideologica di chi si è sempre detto contrario alla genetica ed alla ricerca scientifica applicate all’agricoltura. Recentemente, nel corso dell’incontro che abbiamo promosso a Milano sul tema della sostenibilità, abbiamo chiesto al ministro Bellanova di adottare misure per la promozione delle Nbt. Confagricoltura Lombardia – conclude il presidente – ritiene che il mondo della scienza debba essere ascoltato e che proprio la genetica sia un pilastro della sostenibilità, in quanto permette di di incrementare le produzioni riducendo nello stesso tempo l’impatto ambientale delle stesse, per uno sviluppo attento al territorio”.